Pianello del Lario (*)












 (*) Storia "breve"   di Pianello del Lario  (1)
Alcune frazioni come Saliana e Maggiana conservano il nome di antichi fondi romani.
Nell’alto medioevo, Pianello fu una corte regia, conosciuta col nome di "corte di Musso", perché a quei tempi il territorio del paese era compreso in quello di Musso, che fu donato dal re longobardo Liutprando al monastero di San Carpoforo a Como, di cui risulta possedimento già dal 1040.

Il centro di quest’area era costituito dal palazzo abbaziale, dal castello con mura e fossato e dalla chiesa dedicata a San Martino con il piccolo cimitero. La chiesa si staccò dalla plebana di Dongo di cui faceva parte nel 1472 diventando parrocchia.
Il paese è conosciuto nel mondo grazie all’opera di Don Luigi Guanella che fu parroco del paese dal 1881 al 1890. Don Luigi creò l’organizzazione degli istituti per il ricovero degli anziani e dell’infanzia abbandonata; questa attività si estese successivamente al resto d’Italia, alla Svizzera arrivando addirittura in America. Per questo suo impegno Don Luigi nel 1964 fu proclamato Beato dalla Chiesa. Il suo istituto per anziani che egli aprì a Pianello è ancora oggi aperto e funzionante.

Il comune, grazie alla posizione particolarmente favorevole, è sempre stato ricco di pascoli nella parte alta del territorio, di boschi di castagne e di faggi nelle zone a mezzacosta e di viti, ulivi e gelsi nella fascia costiera lungo il lago che per un certo periodo di tempo hanno reso il territorio particolarmente prosperoso.
La popolazione un tempo dedita all’agricoltura e alla pastorizia, ora basa la propria economia anche sul turismo, che è in via di sviluppo in quanto Pianello è scalo lacuale e quindi facilmente raggiungibile anche dal lago.

Numerosi sono ancora i crotti e sulla montagna gli alpeggi di Pontolo e di Ciroglia.

(1)  estratto dal portale istituzionale del Comune di Pianello del Lario 


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